Rebels of the Neon God EP 2003 -

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I Rebels of the Neon God picchiano duro, ma non troppo…. Da questi tre brani autoprodotti emergono chiaramente le “simpatie” musicali di questi quattro giovanotti… da un lato il rock più “tirato” dei Fugazi e Turbonegro, in particolare nella prima traccia “Shadows of reality”, dall’altro la potenza dell’hardcore, la cupezza e la sofferenza tipiche del post-hardcore degli svedesi Breach e Cult of Luna, e dei capostipiti del genere, i californiani Neurosis. Picchiano duro, ma non troppo… perché, nei loro brani, i Rebels of the Neon God alternano improvvise e violente esplosioni a momenti di stasi, suoni pesanti che si muovono con lentezza, riuscendo a mantenere costantemente un livello di tensione elevato. Interessante anche il tentativo di mescolare agli strumenti “convenzionali”, chitarre, basso, batteria e cantato “urlato” (o, come li chiamano loro, corde acute, corde medie, corde basse, bacchette e corde vocali), una buona dose di elettronica. Tentativo interessante, ma non del tutto riuscito: a tratti, infatti, analogico e digitale sembrano andare per i fatti propri, come due passanti che si incrociano per strada… si guardano sospettosi, si avvicinano, si incrociano e ognuno tira dritto per la propria strada…. Magari questo forte contrasto è voluto, cercato… a me, comunque, non convince. A parte questa mancanza di omogeneità, questi primi tre brani autoprodotti possono essere un buon punto di partenza. E… a proposito di “punti”… un punto in più ai Rebels of the Neon God per la frase scritta in copertina: “Distributed without the approval of the fucking SIAE mafia”.

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La recensione EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-09-28 00:00:00

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