Canzoni d'autore in cui prendono vita personaggi di ogni tipo, una musica per palati fini
"Applausi a prescindere" è l'ultimo lavoro di Stefano Vergani, che si presenta questa volta in versione solista, accompagnato da qualche fidato musicista - già parte dell'Orchestrina che, in passato, lo ha accompagnato sia nella stesura dei lavori in studio che nei tour in giro per lo stivale. I dieci brani che compongono questo album sono un misto tra folk e musica popolare, atmosfere da festa paesana di una provincia disincantata ma felice, leggere e allegre. Il sound che permea tutti gli episodi del lotto evoca paesaggi e storie, canzoni d'autore che intrattengono e narrano di personaggi legati a doppio filo ad un tema preciso, l'amore ("La bacerò sul viso"), l'appartenenza ad un luogo ("Primavera in Brianza"), la disperazione ("Regina"), il tutto condito spesso da una buona dose di ironia e sarcasmo, usati sapientemente senza strafare mai ("Piccola storia volgare"). Gli archi acuti e fuggevoli si stendono in modo gentile sul contrabbasso ("Incubo erotico"), il pianoforte accompagna dolcemente il disincanto di un poeta ("Guardare le stelle non è come leggere il giornale") e nell'incedere felpato d'improvviso fiorisce un violino ("Su tutto quello che non sei").
"Applausi a prescindere" è un disco per palati fini, da ascoltare attentamente senza tralasciare niente, quasi come fosse un libro che contiene, al suo interno, tanti racconti diversi fra loro ma accomunati da un filo conduttore che parte dal principio per poi snodarsi gentilmente fino alla fine. Non è detto però di riuscire ad arrivare fino alla fine completamente soddisfatti, almeno ad un primo ascolto, ma vale sicuramente la pena di prestare attenzione a ciò che il cantautore ha da dire, forte di una buona dose di talento, poesia ed immaginazione.
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La recensione Applausi a prescindere di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-01-27 00:00:00
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