Il problema che sta alla base di queste 10 tracce è il loro essere derivative, soprattutto nella scelta dei suoni.
Trovo molte difficoltà a mettere in fila la classica manciata di pensieri per raccontarvi di "Violente manipolazioni mentali", disco d'esordio di un duo composto da Fabio Igor Tosi (già Devocka) e Riccardo Silvestrini. Il problema che sta alla base di queste 10 tracce è il loro essere derivative, soprattutto nella scelta dei suoni. Non che non manchino le buone intenzioni, però a tutto l'insieme manca una cifra stilistica riconoscibile. E non si tratta tanto di essere debitori a questo o quell'artista/band, siccome è una prerogativa con cui ogni musicista deve necessariamente fare i conti, bensì di una specifica idea di suono ancora in itinere per quanto mi riguarda.
Risalire alle fonti d'ispirazione del gruppo è operazione abbastanza semplice; fin dal loro primo vagito (il tributo ai Fluxus intitolato "Tutto da rifare", con la cover di "Vita in un pacifico nuovo mondo"), è palese l'influenza di tutta la scena rock made in Italy degli anni '90, con una particolare predilezione per i Massimo Volume e i Disciplinatha. I Nostri sono affascinati anche dall'industrial di scuola Nine Inch Nails e, più in generale, dall'uso di un'elettronica tinta di post-punk.
Cosa manca ai Mastice per crescere? Di certo non le doti in fase di rifinitura delle canzoni, essendo la tracklist ben oliata quando ci si concentra sui dettagli. Piuttosto sarebbe stato auspicabile dedicare una quantità maggiore di tempo alla fase dei provini, dando priorità alle atmosfere di ogni singola traccia. "Vmm", ad esempio, avrebbe potuto godere di sorte migliore, anziché eclissarsi dopo appena 150 secondi; discorso contrario per la successiva "Zero", episodio di 3 minuti e mezzo in cui ti aspetti un climax che, nei fatti, lo si assapora giusto un attimo, prima dello sterile finale in dissolvenza.
Il resto non brilla per particolari intuizioni, ma "Porci" (con un notevole retrogusto Fluxus), "Risveglio", “Fetore” e "Venditori di fumo" hanno la loro ragion d'essere. Complessivamente non è pochissimo, per cui il suggerimento è quello di riprovarci.
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La recensione Violente manipolazioni mentali di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-04-08 00:00:00
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