Si rischia qualche scivolone nel già sentito, ma i The Panicles ci sanno fare davvero
Fa sempre piacere occuparsi di band italiane e scoprire con una certa frequenza di avere a che fare con realtà apprezzate anche all’estero, soprattutto dove di musica ne sanno a pacchi ed il rischio di fare la figura dei cioccolatai è sempre dietro l’angolo. Non è certo questo il caso dei tre pordenonesi The Panicles, abituè di palchi internazionali e con all’attivo decine di concerti tra Inghilterra, Danimarca ed europa orientale. Forti di un contratto con una major (EMI) ed una discografia consolidata in ambito indie rock, fanno uscire, anticipato dal singolo “Simplicity”, questo nuovo lavoro che ha tutti i crismi per bissare la buona riuscita dei predecessori e confermarli come uno dei power trio più interessanti dello stivale.
E dire che, per una volta, si era accorta di tutto ciò in largo anticipo anche una notissima marca di occhiali da sole che aveva inserito un loro pezzo in uno spot sui canali web. Ma ecco che, cassa dritta e sferragliare di chitarra, apre le danze il singolo anzidetto, un po’ di Franz Ferdinand qua e un po’ di Kaiser Chiefs là, ma il risultato è buono. Si prosegue con “Feeling High” e “Paralyzed”, tanto convenzionalmente pop la prima, quanto vaporosa e ricercata la seconda. “I Fall” è una ballata mid-tempo di grande effetto, “Universe” strizza l’occhio all’heavy rotation radiofonico. Ma è verso la metà che cominciamo ad avvertire un po’ di stanchezza e a tratti sembra che tutto possa scivolare pericolosamente lungo il declivio che porta agli U2 degli ultimi lavori, ma è un pericolo dal quale, intelligentemente, i nostri cercano di svicolare mantenendo la barra a dritta, conducendo questo “Simplicity: The Universe (extended)” in acque decisamente più praticabili.
Nel complesso, un buon disco, come non riconoscerlo! Auguriamo però a The Panicles di smarcarsi appena un filino dai modelli di riferimento (U2, Coldplay e tutto il math rock USA in genere) e di lasciare la strada maestra per trovare una via più “ruspante” e impervia (che le salite e gli ostacoli fanno bene!) in direzione del futuro luminoso che li attende.
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La recensione Simplicity: The Universe (Extended) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-01-15 00:00:00
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