Nebbia e fiori sporchi per il secondo album dei piemontesi Mad Krampus
Un fiore che sembra una macchia di sangue per copertina e cinque pezzi pieni di nebbia, quella che i Mad Krampus, come scrivono nella loro descrizione, stanchi di respirare hanno deciso di convogliare nel loro secondo ep, "Atra Biblis".
Se non fosse per il sound ed il background hardcore/punk comune a tutti gli elementi della band, per le tematiche e il modo in cui sono scritte, definiremmo vascobrondiane le storie difficili e gli amori di periferia di "Atra Biblis", un disco in cui, complice la nebbia o forse l'hardcore, le paure sembrano diventare grida, la voce è rauca e la batteria sembra segnare i battiti del cuore a velocità doppia; tra il testo e l'arrangiamento, però, c'è un abisso di suoni e rumori, salutate pure Brondi e le sue Luci perché queste storie saranno pure dichiarazioni d'amore ma sono completamente immerse in suoni duri e violenti, suoni che, a dirla tutta, andrebbero curati di più perché spesso, non essendo ben decifrabili finiscono per impastarsi insieme trasformandosi in una trappola non solo per l'ascoltatore ma per i testi stessi, originali e ben scritti, quindi in pieno diritto di essere compresi altrettanto bene.
Bella l'idea di accompagnare con un video tutti i brani dell'ep in modo da dare una seconda vita al disco che ritroviamo integralmente sul canale Youtube del gruppo; nota di merito al montaggio, all'idea e al testo del video di "Utopia del controllo assoluto", primo brano dell'ep, una denuncia al sessismo e a una società che non sa vivere senza.
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La recensione Atra Bilis di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-01-27 23:00:00
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