A dispetto del chilometrico titolo dell’album “È possibile riconoscere un assassino dalla calligrafia?” i Pabloinkimono si approcciano in modo assai diretto con il brano di apertura “Naufraghi”, ritmo incalzante, chitarre abrasive ed una voce magmatica alla Lemmy, un brano compatto e potente, tra i migliori del lotto. Le seguente “Transistasi “ e “Sputtana tutto ciò che resta” proseguono il discorso fra riff serrati e ritmiche cingolate.
Alternative rock di quello tosto, le due chitarre lo rendono ancor più tosto sfiorando a tratti il confine con l’hardcore. “Omeostasi” con la sua coralità ed il muro di suono che la sorregge, e la conlcusiva “A”, orecchiabile ed epica, chiudono il cerchio di un album convincente, potente, piacevole e cosa non da poco cantato in italiano in modo perfettamente funzionale.
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