Una nuova proposta dal sicuro appeal radiofonico
Se da qui a due anni i Neraneve riusciranno a partecipare a Sanremo, al Festivalbar (esiste ancora?) e ad avere un grosso riscontro di passaggi radio/video sulle emittenti commerciali nazionali dipenderà unicamente dalla loro capacità manageriale. Sul versante musicale siamo davanti ad un progetto perfettamente inquadrato per sfondare le classifiche pop-rock. Prima Le Vibrazioni, poi i Negramaro , poi i Modà e chissà che i prossimi non siano loro. Accostare il termine indie alla band in questione ha senso solo in quanto autoprodotti, ma il loro lascito artistico è smaccatamente orecchiabile e mainstream.
Un album dove basso e batteria fanno il loro dovere senza eccedere al servizio di chitarre con tanta coda, sovrapposizioni vocali dal sicuro effetto, note lunghe per il bel canto, falsetti strategici e scariche lirico sentimentali nei refrain; tutto è funzionale nonchè scontato.
Ok, le tracce a volte presentano strutture ben congegnate e strumentalmente parlando c’è sicuramente del gusto, oltre ad una qualità audio di alto profilo, ma tutto è soverchiato dal cantato straripante pathos e sentimento, una efferata ricerca di frasi ad effetto potenzialmente vincente nella ricerca del grande pubblico, ma che produce risultati involontariamente comici: "ho lasciato il cuore con le quattro frecce in doppia fila/se corressi meno avrei più fiato e più saliva". Un tema preponderante con percentuali da dittatura bulgara nelle liriche…lui, lei, la loro storia.
Forse stormi di ragazze non desiderano altro che questo quando accendono le radio, forse dopo anni di gavetta qualcuno deciderà di andare dritto al punto, forse ci riuscirà, forse.
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La recensione Edere di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-01-12 00:00:00
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