French touch all'italiana
Dalla west coast italiana alla west coast americana il passo è breve, soprattutto se tra Santa Maria Capua Vetere e San Luis Obispo c'è solo un oceano e un paio di bufale di differenza. Da una parte stanno i ragazzi di Telefuture, etichetta californiana vicina ai mondi e alla retronostalgia 80s, dall'altra Marco Maiole, che in quegli in cui non era nemmeno liquido seminale chissà dove fluttuasse. Avrà studiato bene la lezione dai dischi dei cugini grandi, a giudicare dal risultato.
Marco ha 19 anni e “Pollen” è il suo ep d'esordio. Cinque pezzi che stazionano nell'humus e nei riferimenti di casa madre, prendendo in più anche la rotta del nord e dirigendosi verso la Francia di un decennio fa: Daft Punk, Étienne De Crécy, Stardust, la manciata di produzioni fondamentali di Roulé. Così se “TooNite”, col ft. vocale di Miami Mais, è electro-funk guidato da una linea di synth micidiale, “Still Familiar” e “Histamine Antagonist” sentono ancora troppo i postumi della maniera. Decisamente meglio virare sul taglio hip house di “Slide Mountain” e il movimento italo-basculante della title-track. Cosa colpisce? Il gusto del ragazzo, veramente sopraffino, nella scelta dei sample così come nella resa e nel potenziale delle tracce. Cosa manca? Il coraggio di staccare i poster dal muro e provare ad alzare l'asticella verso un ulteriore livello produttivo.
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La recensione Pollen EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2014-11-28 09:00:00
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