Quando il gothic incontra l'elettronica...
Gli anni ’00 sono finiti da un pezzo ma da qualche parte restano ancora tracce del post punk, del gothic metal, dell’emo pop. Lo sapranno i bene i ferraresi We’re all to blame che con quei generi avranno sicuramente avuto a che fare in giovane età e si sa: i primi amori non si scordano mai.
"Fingers Of A Broken Hand" è un disco che ha però degli obiettivi ben definiti: unire questi generi con un’elettronica sicuramente più in linea coi tempi. Il risultato è un’opera compatta, rotonda, coerente e sentita, composta da ritmiche efficaci e taglienti che fanno da contraltare a sonorità elettroniche a tratti dubstep ed a tratti ambient. Le fondamenta reggono bene. Sopra tutto ciò vi è la voce di Erika Finessi. E qui forse qualche dubbio sorge, non per le sue indubbie capacità vocali ma perché, da un punto di vista di mera produzione artistica, le linee vocali danno l’idea di essere appicicate sul resto richiamando appunto sonorità vocali ancora troppo legate ai generi sopra citati ed ai quali lo stile vocale fa già sufficientemente riferimento. Forse un approccio più sporco alle voci avrebbe giovato maggiormente all’unità del tutto. Un po’ come fanno Poliça e Chvrches (sentite i cori di “Dust”), band che potrebbero essere tranquillamente scomodate per collocare stilisticamente questo primo lp dei WATB.
Quello dei We're All To Blame è una prima fatica che da ottime prospettive per una band così giovane: l’idea è forte e solida ma lo si capisce solo alla fine, quando il disco finisce e ti rendi conto che il tempo è passato troppo in fretta.
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La recensione Fingers Of A Broken Hand di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-03-05 00:00:00
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