I Modern Blossom sono uno di quei rari motivi per i quali andare fieri della musica italiana all’estero. Strenui paladini di un genere futuribile che qua da noi non ha ancora maturato il giusto consenso, fuori dall’egida dei circuiti che “contano” e dalle parrocchiette nazionali, i due aretini d’adozione, ca va sans dire, raccolgono più consensi fuori dai patri confini che in Italia. Francoforte, Berlino – Europa del Nord in genere - sono questi i palchi dai quali la loro marziale cold wave si è imposta strappando unanimi consensi e grazie alla quale si sono ritagliati uno zoccolo duro di estimatori teutonici.
Autori di un esordio recensito più che positivamente anche su queste pagine (“Beg For More” 2012), tornano con tre pezzi di una bellezza straniante dove ancora una volta sono macchine e laptop a farla da padrone, coadiuvate dalla caustica voce e chitarra di Luca E. e dall’algido programming di Andrea M. M. I ragazzi sono cresciuti e nei due anni in giro per l’Europa, hanno maturato una consapevolezza dei propri mezzi ed una padronanza della materia trattata che lascia piacevolmente stupiti. Dalle rasoiate di synth e da un senso raggelante di distopia che permeava e costituiva la cifra stilistica dell’esordio, si è passati ad un sound più caldo, avvolgente, come se le macchine al loro servizio si fossero umanizzate ed avessero realizzato i vaticini di Asimov sulla questione. O più semplicemente i Modern Blossom sono diventati grandi ed oggi suonano come le migliori band del genere in circolazione, formazioni quali Cold Cave, gli stessi Soft Moon o Lust For Youth, per elencarne soltanto alcune.
Apre l’ascolto del trittico “Naked Curtains”, episodio che da anche il titolo all’EP e che ci strattona sin dentro un universo mesmerizzante, spinti a cogliere il mistero di quella strana armonia tra sintetismo e calore umano. Seguono “Like My Dead Friend”, con un incipit di chitarra acidissima e un drumming marziale che poi diventano tutt’altro e “Your Love Into A Box”, lullaby di una rara potenza evocativa che rimanda a cose dei This Mortal Coil. Altro centro per i Modern Blossom, una piacevole conferma che, se il tempo sarà galantuomo, sarà in grado di imporre il loro nome anche nei circuiti nazionali.
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