Dalla riviera ligure contraddizioni, ritmi post punk e cantautorato
Se l’ep fosse stato composto interamente da canzoni simili al brano che dà il nome all’album, "Finkantieri", i Kossiga sarebbero stati una gran bella scoperta. Un recitato musicale e poetico, un pezzo che porta con sé descrizione di una terra dove l’orizzonte è dominato, così come la vita di chi abita quelle terre, di chi ci cresce, da una gru, quella di un cantiere navale.
Se i Kossiga sono riusciti a realizzare il brano "Finkantieri" allora vuol dire che sono bravi, per gli altri pezzi dell’ep è difficile trovare una posizione anche di genere. Un miscuglio che non ha nessuna intenzione e tra le altre cose registrato male. I Kossiga portano con loro un bagaglio culturale interessante, cantano - come dicono - le contraddizioni della loro terra, nascono e vivono a Sestri Levante, una ridente cittadina della riviera ligure, tra i ritmi frenetici dell’estate, il deserto dell’inverno, la crisi economica che incalza e la gru di Fincantieri.
La formula è giusta quando è nello stile del pezzo "Finkantieri", quando, invece vanno sul post punk o post rock qualcosa gli sfugge, rimangono musicalmente ingenui. I Kossiga per noi sono promossi perché se son riusciti a tirar fuori una canzone recitata come "Finkantieri" allora vuol dire che hanno qualcosa da dire e lo sanno dire bene, il resto dell’ep è da rimandare al mittente.
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La recensione Finkantieri di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-02-14 00:00:00
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