Le tracce sono 7 ma le canzoni sono 4, divise secondo lo schema 1-2-2-2. Scelta inusuale e francamente poco comprensibile, ma capace di attirare l’attenzione sul disco e di non farla perdere sulla buona qualità della musica che contiene. In primo acchito le sonorità proposte richiamano, con buona pace dei nomi ‘indie’ e ‘post’ citati fra le influenze, quelle classiche di un certo tipo di rock anni ‘90, grazie anche dalla bella voce vedderiana di Maurizio.
Lasciata passare la prima impressione, ci si accorge che le due chitarre, ben supportate dalla sessione ritmica, s’intrecciano più che bene, riuscendo a creare melodie ed armonie fra l’interessante e il coinvolgente, e il tutto assume i connotati di una reinterpretazione personale del fenomeno post-rock (qualunque cosa esso sia), oppure, più semplicemente, di una semplice commistione di generi. L’atteggiamento diffuso nei pezzi è triste e dimesso, ma il risultato finale stupisce, oltre che per la padronanza tecnica mostrata dai quattro, per la coerenza che il progetto intero dimostra. Se un consiglio devo dare è quello di continuare così.
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La recensione Trama di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-10-10 00:00:00
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