"L'Ora di Spampinato" di Stefano Meli: quando il blues incontra una storia di mafia.
"L'Ora di Spampinato" è anzitutto un film, una storia di sangue, armi e false libertà, una storia vera perché Giovanni Spampinato era un giornalista di Ragusa, ucciso dalla mafia il 27 ottobre 1972, protagonista del lavoro di Vincenzo Cascone e Danilo Schininà; di Stefano Meli è la colonna sonora, completamente originale, racchiusa nei nove brani del suo lavoro, il secondo del 2014, dopo "Psychedelic Indiana Blues".
La narrazione è affidata a un blues non originalissimo ma perfetto nell'accompagnare una vicenda senza mezzi termini, cruda e vera come solo certe chitarre sanno raccontare; distorte, cupe, forse bisognose di un pizzico di coraggio in più per stare in piedi anche senza le immagini del film, perché scrivere una colonna sonora è difficile ma ancora più difficile è lasciarla camminare con le proprie gambe, impresa che riesce a pochissimi e che in questo caso, forse perchè non particolarmente voluta o richiesta, non può considerarsi perfettamente compiuta nonostante alcuni brani, in particolare "ora#2" e "ora#3", sappiano stare in piedi da soli.
"L'Ora di Spampinato" è una sinfonia per nervi tesi, sudore e battiti cardiaci, è un blues che cammina costantemente sul filo di un rasoio, i brani sono costruiti su minuti sospesi nel vuoto che sembrano durare un'infinità dove anche la dolcezza ha un sapore amaro, come in "ora#3", un brano che spezza il cuore. Il leitmotiv, immancabile in ogni colonna sonora che si rispetti, è affidato allo slide, martellante sul finale, più dolce nei primi pezzi, sempre estremamente evocativo di grandi spazi e, in questo caso, di grandi imprese.
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La recensione "L'Ora di Spampinato" (original soundtrack) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-03-10 23:59:00
COMMENTI (2)
Felice che ti piaccia, buon lavoro!
Grazie Silvia.