Morrissey o il metallo? Sembra questo il dubbio che attanaglia le giovani menti dei Not For Them, visto che le quattro canzoni del loro demo d’esordio sono equamente divise tra esplicite dichiarazioni d’amore nei confronti degli Smiths (“Desperate balance” e “Apologize”) e deviazioni se non proprio metallare perlomeno hard-rock (“Still me” e “I want you to burn”). La differenza tra i due tipi di approccio compositivo è evidente soprattutto nella voce, che se nei pezzi smithsiani richiama Morrissey nelle linee melodiche e nelle atmosfere, negli altri due pezzi si lascia un po’ andare a cantare di gola. Le chitarre appaiono invece più omogenee anche se tendono ad esagerare, soprattutto la chitarra che esce dalla cassa sinistra dello stereo, con riff insistenti e poco efficaci.
“Desperate balance” e “Apologize” sono alla fine i pezzi migliori, quelli su cui personalmente continuerei a lavorare, accantonando certe tentazioni di abusate chitarre distorte troppo poco incazzate per concentrarsi sull’aspetto melodico e sugli incastri armonici tra le due chitarre che in qualche occasione si intravedono.
Considerando globalmente il disco le canzoni appaiono ancora acerbe, anche se c’è da dire che probabilmente non ha giovato alla band entrare in sala di incisione con un bassista e un batterista esterni, ‘prestati’ al gruppo per le sedute di registrazione e che contribuiscono con un apporto svogliato e convenzionale - al limite del ‘turnismo’ - mancando completamente del tiro necessario. Nella biografia romanzata che mi hanno spedito leggo che da qualche tempo una nuova sezione ritmica è entrata in pianta stabile nel gruppo: l’entusiasmo c’è, adesso servono molto tempo e sudore sopra gli strumenti.
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La recensione demo di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-10-16 00:00:00
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