NujuUrban Box2015 - Cantautoriale, Pop, Pop rock

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Un pop rock contaminato da synth, attitudini reggae e sound ska che pecca però di poca originalità.

“Urban Box” è, ufficialmente, il quarto disco dei Nuju anche se, come ci tiene a sottolineare la band stessa, va considerato il secondo. I primi tre infatti rappresentano un unico concept che adesso ha portato a questo nuovo lavoro. Tanto per togliermi subito il dente dirò che ci troviamo davanti ad un disco che, se da una parte non capitombola in errori grossolani, non colpisce neppure particolarmente con colpi al cuore. Il tallone d’Achille del lotto è senza dubbio la parte testuale, troppo debole, che finisce col non sposarsi bene con i pattern musicali e lo stile dei Nostri.

Nei quaranta minuti che ci vengono proposti, troviamo tappeti delicati di chitarra acustica contaminati da synth leggeri e aperture rock più ruvide (“Regalami”), il pop colorito da sfumature reggae di “Luna Piena” (uno dei brani dove si percepisce di più la debolezza cantautoriale della band, insieme a “Caffè”) e lo ska che si intreccia nel pop rock (“Tempi moderni”). Alcuni episodi hanno un groove piacevole ed orecchiabile, come “Ora di punta”, anche se non ci si trova mai davanti a dei guizzi realmente interessanti. L’impressione generale è quella di quaranta minuti non esattamente centrati e coesi fra loro, ma piuttosto è come ascoltare tanti capitoli slegati fra loro. Pochi elementi spiccano davvero ed uno di questi è, ad esempio, “Cani malati”, pezzo che dimostra una maggiore personalità rispetto agli altri, ruvido di accenni post rock nelle atmosfere profonde ed oscure che ricordano il sound dei Sick Tamburo, con un finale che esplode in energia. Un’altra prova che ha più mordente è ancora “Monociclo rosso”, la ballad che chiude il disco, fra chitarre evanescenti e un tappeto di fisarmonica leggera, fino ad alzarsi in volo osando un’attitudine post rock.

In conclusione definirei questo “Urban Box” come una prova che non si farà ricordare molto nella mente dell’ascoltatore, forse peccando di poca originalità e decisione. Attendiamo il prossimo step. 

 

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La recensione Urban Box di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-02-03 00:00:00

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