Un buon disco pop sulla via di un'interessante maturazione musicale
“Musiche per teneri di cuore” potrebbe essere un buon sottotitolo per questo primo full lenght de Il Fieno. Definizione a dir la verità quasi fuorviante perché, mascherate da ballad e motivetti pop-rock, ritroviamo alcuni pezzi dai testi forti, a volte impegnati, e che altre volte riescono a ritagliare un piccolo angolino per l’amore disperato e consumato dietro ai sedili di un taxi.
La dimostrazione pratica l’abbiamo con “Poveri stronzi”, un’apertura dedicata alla generazione dei quasi-trentenni il cui testo passa in rassegna tutti gli avvenimenti più importanti dei primi anni ’90, come delle diapositive che scorrono davanti ai nostri occhi. È come se ci trovassimo davanti al prequel di “Comunque” dei Ministri, e che Il Fieno ci raccontasse cosa è successo prima che tutto andasse a rotoli, e a dirla tutta, con chitarre decisamente meno tirate, la struttura dei due pezzi si somiglia anche molto.
Come già detto, l’angolino Posta del Cuore non si fa attende molto. La tracklist prosegue con “Hiroshima”, ballad pop inquieta dal piacevole allure adolescenziale, fino ad arrivare alla struggente e bellissima“Il ragazzo che cadde sulla terra”, dove amore e illusione vanno a braccetto con un pop dai tratti psichedelici e onirici.
Sembra di ritrovarsi tra I Cani e i Baustelle ascoltando “Del conseguimento della maggiore età”, mentre la toponomastica dal basso prepotente e dal leggero sapore post-rock di “T’immagini Berlino” emoziona e si lascia ascoltare benissimo mentre si scivola tra le vie di una grande città.
Nel complesso "I Vivi" è un buon disco pop e in cui Il Fieno ha dimostrato di essere sulla strada giusta per un'interessante maturazione musicale.
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La recensione I Vivi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-04-09 00:00:00
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