Una band capace di cogliere l'essenza del punk in chiave moderna. Un disco che distrugge i preconcetti sonori e propone una visione granitica e poetica del "rumore"
I Montana hanno deciso di fare sul serio, come tutte le band che per anni riempiono di sudore i palchetti di provincia e trascorrono ore ed ore in piccoli garage adibiti a sala prove, spesso alla spartana. Arriva il giorno che queste band, stanche della solita routine, iniziano a muoversi seriamente per vedere il frutto del proprio faticoso lavoro. Ed ecco allora che dalle Marche, regione sempre più musicalmente prolifica, arrivano i Montana. Non più i "Debuttanti" di Fano, ma ormai solida realtà.
E pensare che "Spergiuro" non doveva neanche essere un disco, ma un ep nato sul finire del 2013. Le circostanze hanno voluto che tra aggiunte, espunzioni e rimodellamenti, il percorso manzoniano dell'opera sia giunto al 2015. Sono 23 minuti di rabbia, dalla prima all'ultima traccia senza mai spezzare il fiato. Un impasto perfetto di noise, punk e rock'n'roll, quello che piace a chi ha bisogno di muoversi, di spingere per farsi largo in mezzo ad una folla opprimente. Dieci pezzi adatti al sudore dei locali bui, disseminati nelle zone industriali delle nostre città. I Montana suonano grezzi ma compatti, scagliano pugni allo stomaco in maniera violenta e forsennata e in questo disco ci mettono il sangue che serve. Il rumore che lascia spesso spazio al senso di vuoto perpetuo che divora brani come "Ossequi" o la grinta eccezionale di "Lezione", sono la sintesi perfetta di tutto il grido disperato di "Spergiuro".
I Montana comunicano la mancanza di comunicare, il disagio umano dei rapporti interpersonali e con il mondo, la sottomissione totale ad un universo che incute timore e la necessità imperante di reagire gridando. E lo fanno bene, con un senso di ribellione che richiama vecchi ricordi e sogni adolescenziali, jeans strappati e sbronze collettive, tutti i bicchieri andati in frantumi e i pezzi di vetro ancora lì, perché non sono stati raccolti da nessuno.
---
La recensione Spergiuro di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-02-26 09:00:00
COMMENTI