Da un sottofondo ambient, cresce un avvolgente mare sonoro fatto di misticismi e oscurità
Orghanon è il progetto solista di Sergio Calzoni, producer e musicista attivo in diverse band come Colloquio e Act Noir. Questo progetto è l’unico interamente strumentale, il che, ovviamente, è una differenza non solo tecnica, ma strutturale e anche concettuale. In Colloquio, per esempio, ma così per qualsiasi progetto vocale in genere, la voce funziona per esplicitare sensazioni. La musica non vocale funziona in modo opposto: le note non materializzano, ma risucchiano le sensazioni in un mondo diverso, così che ogni cosa diventi musica, dove la musica è la mente stessa del creatore, non una esternalizzazione.
Così "Figures In Slow Motion" è un viaggio fra gli umori interiori del suo creatore. I ritmi lenti, in vero tipici anche degli altri progetti, contribuiscono a immergere l’ascoltatore in questo mare sonoro, dove lente onde, o davvero figure in slow motion, sfilano con attenta calma. Suoni elettronici si alternano a note più palesemente strumentali, dove trovano largo spazio chitarre elettriche e pianoforti, per dipingere un quadro che passa volentieri da spesse macchie dark a spiragli luminosi, con frequenti incursioni mistiche che ricordano alcune produzioni di casa Other People, in primis Valentin Stip.
"Figures In Slow Motion" non è un album irruente, non ha un carattere deciso che si impone all’orecchio. Piuttosto passa in punta di piedi, così che ai primi ascolti rimane innocente nel sottofondo, senza alzare la voce o disturbare. Tendendo l’orecchio, però, e ascoltandolo con la giusta predisposizione, ci si accorge che è presente. Una presenza forse introversa, ma piacevole e, in qualche modo paradossale dato il massiccio uso di atmosfere oscure, rassicurante.
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La recensione Figures In Slow Motion di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-03-21 00:00:00
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