Ep d’esordio ancora imperfetto e poco in armonia. Un discreto punto di partenza per migliorarsi coltivando le buone idee.
The Hillinoise esordiscono con “Sorriso plastico”, loro primo ep autoprodotto e uscito a inizio anno. Ha i limiti di ogni lavoro autoprodotto e d’esordio, ovviamente non è perfetto, ma offre buoni spunti e fa scelte interessanti.
La voce è quella equilibrata e delicata di Rossella Picone (che ha lasciato la band proprio poco prima dell’uscita dell’ep), a tratti timida ma capace anche di graffiare. E convince di più proprio nei momenti più graffianti. Forse perché così si adatta meglio ai suoni ruvidi, noise e grunge della band.
Coraggiosa la scelta dei testi in italiano, scritti da una delle anime dei The Hillinoise, Rocco Guglielmi, che però si rivela azzeccata: quasi tutti intimisti e interessanti, sono una delle cose migliori dell’ep. Accanto a loro però le musiche risultano ancora troppo acerbe e la mancanza di armonia tra i suoni a volte è eccessiva, così come l’uso dei rumori che troppo spesso distraggono dalle melodie pulite in superficie.
Gli spunti interessanti ci sono, come “Velato sogno”, seconda traccia, che riesce a mettere insieme il grunge statunitense e tratti dei Verdena, con cambiamenti ritmici interessanti e inaspettati. Gli stessi che si ritrovano in “Crisalide”, ma solo guardando oltre il noise eccessivo. Una delle migliori, insieme ai due brani già citati, è “L’urlo del dottor Munch”, con gli stessi limiti di cui sopra, ma con un basso dominante in dialogo costante con la voce.
Allora questo “Sorriso plastico” con un po’ di pulizia e rifinitura può diventare migliore; buone alcune idee, altre meno riuscite, ma nel complesso è un discreto punto di partenza.
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La recensione Sorriso Plastico di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-03-30 00:00:00
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