Un ottimo disco che rinasce per dare con nuove parole le stesse emozioni
“Meteor Remotes” dei Farglow è un disco post rock uscito un paio d’anni fa. È un lavoro curatissimo e altamente emotivo di musica epica e malinconica allo stesso tempo. Seguendo allora l’esempio dei Giardini di Mirò, che spesso fanno remixare le loro canzoni dal meglio dell’elettronica contemporanea, i Farglow decidono di affidare questi pezzi ad alcuni dei più talentuosi manipolatori di suoni sulla piazza.
Inutile dire che in molti casi resta davvero ben poco formato iniziale del brano. Messe una dopo l’altro, la versione di “Behavioral Therapy” dei Farglow (indie rock diretto e con un’idea di base che attinge dai migliori anni Novanta) e quelle di Bienoise e Lynch Kingsley (decisamente più orientate a una modernità ovattata e downtempo) sembrano lontanissime parenti che nemmeno si stanno troppo simpatiche. Eppure la coerenza di fondo è mantenuta: semmai viene accentuata la visionarietà, il che non è un male. “Playground” nelle mani dei Japanese Gum si trasforma da crescendo folk a progressione electro che richiama alla mente i vagiti IDM dei primi lavori targati Warp Records. “Type’n’Speak” - un post rock tradizionale e molto bello, quasi cinematografico - viene riletta dagli ispiratissimi Niagara in piena fase ambient, tra rumorismi e contrappunti melodici. “More Set - More Hidden Stuff from Meteor Remotes” è dunque un ottimo disco che rinasce per dare con nuove parole le stesse emozioni. E ci riesce.
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La recensione More Set - More Hidden Stuff From Meteors Remotes di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-04-17 08:00:00
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