La prima necessita' dopo aver visto un concerto dei "lupi mannari" e' comprare almeno uno dei loro cd, magari direttamente al banchetto che li segue fedele "on the road", il tutto con l'idea di ricreare in casa l'atmosfera di festa scanzonata delle loro teatrali esibizioni: un utopia, purtroppo!
Questo mini-cd, registrato live e mixato in un solo giorno, si avvicina per spontaneita' ai loro live, ma puo' solo far immaginare vagamente i travestimenti di Carin, i balletti, gli strumenti improvvisati ed il vino, che scivola via insieme al sudore, sopra e sotto il palco.
Quasi tutte le canzoni sono scritte in un misto di spagnolo, inglese, francese, tedesco e italiano (napoletano), piu' che parole sono suoni, suoni per tutti e di tutti, dei quali e' difficile rivendicare una ipotetica razza, realizzando una sorta di ironico comunismo linguistico. Divertentissima "Tashiro Mifune scappa di casa", unico pezzo comprensibile poiche' interamente in italiano, gia' presente nel precedente lavoro in studio dal titolo visionario: 13 Pequenos Bau Bau (per la cronaca Tashiro Mifune e' l'attore protagonista de "I sette samurai" di Akira Kurosawa!!!) "Pepi y saint cruz" e' battuta da una linea di basso seguita da schitarrate che rendono naturali balli da "borrachera", improbabili in condizioni di completa lucidita'.
A chiudere il micro-concerto una sub-cover di "Lascia l'ultimo ballo per me", gia' cover dei Rokes di "Save last dance for me" dei Drifters, prima dell'ironica malinconia di "Cuando yo estoy solo". Il consiglio e' quasi un ordine: andate a vedere "suonare&recitare" questa banda di geniali ed imprevedibili amici che siglano il booklet del cd con una citazione-manifesto: "In the end few people will feel the grace of universe. I think my true friends will be between them".
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La recensione Pepi, Tashiro und Letze Tanz di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1998-12-22 00:00:00
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