Il giovane trio cosentino rispolvera il più rugginoso e macchiato scenario musicale della Seattle primi '90 per ricordare a noi tutti che il grunge non è ancora morto
Alla loro prima visita del mercato musicale nazionale, il giovane trio cosentino rispolvera il più rugginoso e macchiato scenario musicale della Seattle primi anni novanta per ricordare a noi tutti che il grunge non è ancora morto.
"Velvet" è un ep composto da 5 tracce concordi e fortemente connesse l’una all’altra, sullo sfondo i Nirvana come mentori, nel dettaglio una rielaborazione del grunge classico con suoni paradossalmente più puliti e precisi rispetto a quelli che siamo abituati ad ascoltare in un contesto del genere. Se "Pornography" e "Lucy", le prime due tracce, possono apparire senza problemi come dei classici, medesima sensazione tra l’altro per "Girl on the Moon", per quanto riguarda "Dreaming" e "Velvet" invece il discorso si articola, entrano in gioco fattori che lasciano intendere influenze come il crossover, il noise, il punk classico, non si sbaglierebbe nessuno se ci vedessimo lo zampino di ascolti come Alice in Chains, Stone Temple Pilots o i più recenti Evaline.
Lo scenario è ben delineato, il margine d’equivoco vicino allo zero: A Minute To Insanity è una realtà con i piedi ben puntati per terra, e se “perdere il passato significa perdere il futuro”, questo rischio per loro non gioca nessun pericolo.
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La recensione Velvet EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-03-24 00:00:00
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