I ritmi rock/funk scorrono una ad una varie tematiche che hanno il loro fulcro nella realtà del male.
Il disco, “In balia di forze oscure”, con il suo titolo già si prefigura il fil rouge di ogni brano: il “male” che emerge tra ritmi rock, funk con vene cantautoriali e a volte folk. Questa sorta di concept album si fa portavoce dei vari sentimenti e delle varie problematiche legate a questo termine negativo. Si spazia dal tentativo di dare una definizione con la prima canzone, per poi passare con “Io Ho Paura del Diavolo” alla paura e all’emblema maligno per eccellenza, il diavolo, non più riconoscibile come un tempo. Per tutto il disco si dispiegano l’ironia e l’allegra semplicità dell’autore, anche di fronte all’emergere di questioni più profonde come la violenza e il disagio mentale. Ogni traccia è segnata dall'energica voce di Daniele accompagnata dal contorno strumentale che vede basso, chitarra e batteria muoversi su ritmi tra il rock e il cantautorato. Alcuni brani presentano introduzioni dove è lasciato maggiore spazio agli strumenti come “Corridoio” e “Adios Amigos” o a trovate stravaganti come la voce di un bambino su “Sono contento”. Infine, vediamo che i motivi nostalgici e inquieti – presenti anche in “Fantasma”- sfumano anche all’interno di questioni amorose, in particolare di fronte all’aver scelto “Un amore sbagliato”. A chiusura, c’è “Il profumo della neve”, dove si riprende il tema del dolore e del tempo che scorre. Insomma si tratta di un album che presenta tematiche non di certo consuete - che spesso si evitano per non pensarci - ma che comunque scorre all’ascolto.
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La recensione IN BALIA DI FORZE OSCURE di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-07-06 00:00:00
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