A volte si sa perfettamente quale strada prendere, altre volte il destino ci porta ad indagare o vivere luoghi, storie, volti, che tendono a farci riflettere e porre domande. Questo ep dei Beergasm sembra voler percorrere tutte queste vie, indagando su tematiche personali, su realtà notturne ed impalpabili, su contesti storici bui e degradanti in 4 canzoni che raccontano altrettanti luoghi e persone reali o interiori. Il problema è che lo fa affidandosi a soluzioni che, se si è conoscitori anche superficiali dell'ambiente metal, si avranno ascoltate decine e decine di volte e che qui invece vengono riproposte in vie diluite e troppo anonime. In particolare gli Iron Maiden sembrano davvero avvolgere con la loro ombra l'intero ep, a partire dal secondo brano "The Killer", tanti sono gli assoli o le armonie vocali che richiamano quelle di Bruce Dickinson ma senza quella personalità e potenza che servirebbero per elevarne la qualità. D'altronde niente è perduto, l'esperienza qui comunque dimostrata dal gruppo nel saper esplorare diverse vie narrative può certamente essere evoluta ed unita ad una personalità più marcata nel suono e nell'esecuzione.
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