Hip hop studio project con molte molte molte troppe contaminazioni
I The Manzi sono un duo di polistrumentisti di Bressanone che uniscono le loro forze in un progetto che parte dall’hip hop d’oltreoceano per esplorarne le più varie contaminazioni dalla golden age fino all’inizio degli anni duemila, in una specie di patchanka dal sapore black. Nel calderone ci finisce tutto, dal crossover (“Manzi Rock”) a Bollywood (“Kora Jeppa” e “Ar cinema”), passando da Dre col primo Eminem (“Booom”) ai pezzi con un tiro più soul e a molto altro ancora, il tutto in nove soli pezzi. Il flow gira, così come l’incastro delle due parti vocali, anche se su molte scelte magari si posa una patina che vira più all’ormai desueto che al vintage, per riferimenti troppo vicini nella memoria per essere considerati già classici. L’eccessiva varietà, che può essere sfida esaltante quando si è chiusi in studio, diventa però un limite una volta arrivati alla chiusura del proprio lavoro su un album, rendendo difficile la comprensione di quale sia la vera identità sonora del duo, dispersa nelle varie contaminazioni.
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La recensione Taste The Manzi di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-07-28 00:00:00
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