Il rapcore riesumato da questi ragazzi emiliani che aggiungono un'altra sfaccettatura alla già ricca scena hardcore della zona.
Dirty Sanchez è il nome di una pratica sessuale che più che altro è una leggenda metropolitana. Al lettore il compito di fare una veloce e coraggiosa ricerca su Google per capire di che si tratta. Dirty Sanchez è anche il nome di una band emiliana che aggiunge un'altra sfumatura alla già ricca terra hardcore del Nord Italia: si tratta del tipico rapcore/crossover che ha segnato i primi anni zero.
Il gruppo afferma di voler riproporre sonorità di gruppi come i Deftones, i Disturbed e i Killswitch Engage. L'obiettivo è sicuramente riuscito: il salto spazio-temporale è presto fatto e l'ascoltatore si ritrova al periodo dei Rage Against the Machine, dei dj che scratchano sui chitarroni.
Il tutto riesce comunque, in qualche modo, a distaccarsi da quei tempi grazie alla scelta della lingua italiana: non che non siano esistiti o esistano ancora oggi gruppi di questo genere, per carità—un esempio possono essere gli Skasico dell'ora solista affermato Salmo. Semplicemente è già un piccolo passo in fuori, per non risultare semplicemente una cover band dei tempi che furono.
Poche le sperimentazioni e le novità, in questo ep, di un genere che forse ha finito le parole da gridare. In ogni caso, "Madness" è un ep rapcore come si deve, con tutti gli elementi al punto giusto.
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La recensione Madness (EP 2015) di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-07-28 00:00:00
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