I Chimera confezionano un album di hip hop raffinato, ma anche aggressivo
Chimera è una crew reggiana formatasi nel 2014 e composta da cinque elementi: Materia, Savo skunk, Alfre D’, Mighty b e Geema, il produttore della maggior parte delle tracce. È un collettivo di artisti già attivi nell’hip hop, perciò l’intero album è una festa, un’unione armonica di diverse esperienze con uno stile comune. Trovare una linea coerente che percorra tutto l’album è difficile. In quasi tutte le tracce i rapper si alternano, quindi anche dal punto di vista compositivo-testuale non c’è un carattere emergente. Eppure, come si dice, l’unione fa la forza: l’insieme di queste personalità crea uno zoccolo forte, convincente. Lo stile dei diversi membri, comune ma singolarmente espresso in maniera differente, qui si fa compatto. I rapper non si mischiano, non si cantano sopra, sono semplicemente in fila, eppure ognuno di loro riesce a completare l’altro.
Il background che li unisce è l’influenza dell’hip hop conscious d’oltreoceano, di artisti come Common o J Dilla. Un’influenza anche filtrata da artisti nostrani quali Mistaman o Ghemon, che quella scena americana l’hanno già digerita e macinata, ma anche ricercata dagli eredi diretti, Kanye West o Jay Z. I campionamenti sono svariati, mai scontati e nemmeno ingombranti: segnano la marca di ogni canzone, senza essere in un preteso primo piano.
"La tua crew" e "Fuori dagli schemi" sono i due singoli che determinano il carattere festaiolo dell’album, fatto di ritmi forti e testi aggressivi. Ma l’album non si chiude nella ripetizione degli stessi ritmi, perciò troviamo anche tracce come "Esce subito", un po’ più lenta e un po’ più pop, oppure "A tempo debito", che sembra voler richiamare la golden age del rap italiano, di Bassi Maestro e di Frankie Hi Nrg. In più, se tutto l’album è segnato dalla mano di Geema, con questa produzione fatta di campionamenti molto jazz, due tracce si distinguono con una firma del tutto diversa: Mos, con "Tutto quello che ho" e "Fuori dagli schemi", cambia marcia con due produzioni decisamente più elettroniche.
"Chimera Vol. 1" ci accompagna con testi molto quotidiani e ritmi accessibili. Il titolo, infine, ci fa sperare che seguano altri lavori e che la ricerca continui.
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La recensione Chimera vol.1 di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-04-07 00:00:00
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