Siamo leoni d'elettronica e malinconia.
Siamo leoni d’elettronica e malinconia, feroci quanto basta soltanto con noi stessi, eppure resistiamo agli inverni e ai sogni infranti, alla vita disillusa e alle code e alle scadenze. Alziamo la testa per guardare se l’orizzonte è più distante o se ha cambiato colore, ma la riabbassiamo presto e continuiamo a camminare stanchi, stanchi pure appena svegli. Quale umore arriverà a mutare le stagioni, quale incontro fatale, questo non si sa, e forse non accadrà mai ma crederci è naturale istinto di sopravvivenza. E certa musica ci serve per ballare un poco, per sentirci come soldati a battere il piede all’unisono, per riconoscerci e probabilmente amarci un giorno: ma non ci scateniamo mai, siamo leoni d’una pasta curiosa, e tra IDM e pop muoviamo pochi passi e piuttosto restiamo col mento sul palmo e la testa inclinata.
“On a Friday” è l’ineluttabile bellezza che ci precipita in un limbo dove morbidi synth accarezzano, dove il crepuscolo crea la luce ideale per sperare prima che la notte ci inganni di nuovo, “We Are Lions” è il nostro anthem che mescola atmosfere darkwave a brividi in marcia nel refrain, “Charming Karma” è ossuta e asciutta, drum machine e dritta così. “God” (omaggio a John Lennon) è l’unico momento di calma, l’unico in cui, pur non credendo più a nulla, diventiamo più consapevoli, e quindi più forti, per poi danzare davvero su “L/Royal Victory”, e cedere infine alle trame oscure di “Survive” che si fa quasi gotica con gli inserti vocali di Lynn e mirabili suggestioni evocative quasi si celebrasse un insolito rituale in una cattedrale nel deserto, o sulla luna, o ovunque non ci sia altro che noi.
A quattro anni di distanza da “I Am Ian”, i To You Mom: tornano in una veste nuova, molto più curata e matura, per regalare percorsi in equilibrio tra derive oniriche e solida, inevitabile realtà, tra i passi che muoviamo e quelli che non faremo mai: siamo leoni e, nonostante gli umori che non arriveranno, gli incontri che non capiteranno, le stagioni che non muteranno, non dovremmo scordarlo mai.
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La recensione We Are Lions di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-06-12 09:00:00
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