Voce, arpa e poco più. Giusto qualche accenno di percussioni e nient’altro. “La zattera”, esordio dei Gatos do Mar, ragione sociale dietro la quale si celano la cantante Annalisa Madonna e l’arpista Gianluca Rovinello, è un disco minimale ma certo non minimalista. Tanto più che negli undici episodi che lo compongono, i due musicisti napoletani hanno immesso tutto il loro potenziale artistico: l’amore per il pop, per il bel canto e per il sud, la voglia di sfogarsi con il blues, la poesia.
Tre cover per nulla scontate (dal cantautore brasiliano Adoniran Barbosa a Fats Waller passando per Carla Bley) più otto pezzi autografi, tutti eleganti, suadenti, a volte ironici se non sbarazzini. E se la personalità e la potenza interpretativa della voce di Annalisa Madonna rappresentano una solida certezza, a sorprendere davvero è il suono dell’arpa che, grazie alla cura di Gianluca Rovinello, riesce a sfuggire da un eterno destino di oggetto di élite per abbracciare coordinate differenti, più contemporanee e popolari. Un progetto, quello dei Gatos do Mar, che ricorda, sia pur nelle differenze di approccio e nella scelta degli strumenti, il discorso portato avanti da Petra Magoni e Ferruccio Spinetti: stessa essenzialità, stessa classe e medesima voglia di divertirsi. L’unico rischio è di archiviare “La zattera” definendolo semplicemente carino, un aggettivo forse troppo limitante.
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