Un ottimo disco per quando vi sentite particolarmente misantropi, anche nei vostri confronti.
Questo "MMXVXMM" non è il primo disco dei Godwatt e la prima cosa che salta all'orecchio è proprio questa: la sensazione di una stretta intesa tra i vari membri del gruppo. La seconda cosa è l'ascolto da subito non semplice: i brani sono nove per una durata complessiva di 52 minuti. Alcuni, come "L'ultimo sole", che fa da apertura al disco, arrivano a durare fino a 8-10 minuti.
I Godwatt suonano uno stoner asfissiante: l'atmosfera è tetra e le contaminazioni hard rock e thrash metal aiutano a dare quel senso di apocalittico che pervade tutto il disco. Un esempio è "Memoria", da cui è stato tratto anche un video: "Fino a che non saranno tutti morti / Fino a che non ci sarà memoria".
Non c'è nessuna via di scampo, nessuno stacco musicale che dia speranza, nuova vita dopo la pars destruens. Tutte le tracce sono piccole perle di disperazione: perle sì, perché al di là della tristezza questo dei Godwatt è un buon album. Nonostante la lunga durata, il disco scivola via tra graffi di chitarra e urla di disperazione, riff ipnotici che non lasciano andare l'ascoltatore neanche per un momento.
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La recensione MMXVXMM di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-07-29 00:00:00
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