Fra i tanti cloni delle voci femminili più carismatiche dell'ultima onda (su tutte Mara Redeghieri degli Ustmamò), capita talvolta di imbattersi in tentativi più riusciti di altri. E' il caso di “Ha un minuto signor Cocteau?”. Mi spiego. Questo demo degli Les Enfants Terrible, dalla provincia di Padova, gira attorno (e musicalmente lo fa anche bene) alla voce di Patrizia. Niente di male, certo. Tranne alcune incertezze la voce è piacevolmente in bilico tra il dolce/trasognante e il lolita/capricciosa. Già. Però l'originalità latita in tutti i 5 brani come un pregiudicato schizofrenico. Vedasi in L'elenco , in cui sembra di ascoltare Odette di Majo interpretare una cover dei Soon, oppure in Paf (Ustmamò in versione ninnananna). A parte queste “criticherie” i pezzi scorrono freschi e limpidi fra arrangiamenti elettro-pop e italiota senso della melodia. Né eclatante, né disarmante. Un lavoro onesto dunque. E se ci si lascia andare all'ascolto, vi si trovano alcuni guizzi davvero pregevoli. L'atmosfera dilatata di lunghe estati , ad esempio o alcuni suggestivi scorci evocati dai testi: “Non è che sto meglio/ è il solo effetto della rapidità” (in Roller) o “mi lasci solo parole/ come scie di lumaca/ essiccate al sole/ spente sulle labbra” (in Lunghe estati).
C'è da augurare un luminoso cammino a questi ragazzi. Le carte ci sono, il mazzo è ancora nuovo, mi sembra non aleggi quella tensione dell' “arrivare a tutti i costi”. Potrebbe anche succedere. Nel frattempo assaporatevi il viaggio.
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La recensione Ha un minuto... di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 1999-10-23 00:00:00
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