Primi steps in cerca di una direzione
Cercare di dare una forma a quello che si ascolta non è molto semplice con questo primo lavoro di Rockef. Come album strumentale di hip hop, con forti venature old school e contaminazioni dal soul al r&b anni '90, manca ancora di una personalità forte a sufficienza da sopperire alla mancanza di una voce per la quasi totalità dei pezzi. Considerandolo invece come insieme di beat in cerca di mc, il lavoro sembra già più convincente e, infatti, quando infatti interviene Caneda nella traccia “Baby Blues”, nonostante il beat sia il più minimo/minimale del lotto, per un po’ l’alchimia si crea, anche se due-minuti-due sono appena un aperitivo delle potenzialità. Prendendolo poi come sonorizzazione dalle tinte black, prendendo la mancanza di forte caratterizzazione come un pregio e non come un difetto, il lavoro sembra girare di più, anche se non sempre il mix è convincente nell’amalgamare le parti. Per ora, resta questo piccolo affresco di potenzialità, in attesa di capire di cosa siano queste potenzialità.
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La recensione Baby Blues di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-07-13 00:00:00
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