Old Fashioned Lover BoyThe Iceberg Theory2015 - Folk, Alt-country, Shoegaze

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Un primo album da ricordare poiché si destreggia alla grande tra due identità molto caratterizzanti

Iniziamo con il dire che “The Iceberg Theory” si ascolta in un attimo, senza cambiar traccia, lasciandoti immergere completamente nelle sue sfaccettature. 27 minuti spesi bene.
Fil rouge è il low-fi e le sue declinazioni, dalla palese impronta folk di “Your Song”, fino quasi a scomparire nel limpida e tirata, ma pur sempre sporca, “Barracudas”.

Old Fashioned Lover Boy ha intessuto un vero e proprio corteggiamento musicale fino all’ultima traccia, dopo la quale non puoi non assicurargli fedeltà eterna.
È un album che sa insinuarsi tra le pieghe dei tuoi ascolti, soddisfacendo quei bisogni musicali che o per codardia o per mancanza di tempo non ammettiamo o soddisfiamo mai completamente.
Incuriosisce e coinvolge, come un pezzo di ghiaccio sfugge dalle mani e non si lascia facilmente definire o catalogare. Ogni singola traccia nasconde uno stile e un’atmosfera diversi. In “She Understands” il sapore è quello di un Bon Iver d’annata, struggente e malinconico. Scorrendo le tracce però c’è un’articolazione più complessa al di sotto di questo manto di ghiaccio, sotto il pelo dell’acqua di questo iceberg si nasconde la creatività di Amen Dunes nell’album “Love”, addolcita dalla melodia di Conor Orbest. “Desolate” e “Stay away” ne sono la prova.

Nonostante questi riferimenti, Old Fashioned Lover Boy afferma una sua solida identità che sa rappresentare perfettamente in ognuna dei queste sette tracce.
Un primo album da ricordare poiché si destreggia alla grande tra due identità molto caratterizzanti: il puro songwriting chitarra/voce e l’ indie-folk vaporizzato di synth, osservandole dall’esterno senza lasciarsi coinvolgere totalmente da una o dall’altra, facendole coesistere perfettamente. Un binomio che si spera non si ritorca contro in futuro. “The Iceberg Theory”, nel suo essere essenziale, è un lavoro che comunica completezza e decisione, malinconia e tanta modernità.

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La recensione The Iceberg Theory di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-03-31 09:00:00

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