Un disco che affronta la tematica della morte riuscendoti comunque a trasportare in maniera morbida, tra il post rock e la techno che abbracciano la glitch e l'ambient.
Reduci di un trascorso post rock, ma anche techno, i Quai du Noise sono un duo che oggi propone un mini album che mescola le vecchie influenze attraverso una trama sperimentale che fonde gli strumenti acustici con quelli elettronici dando vita a 6 brani che hanno lo scopo d'affrontare la delicata tematica della morte, riuscendo perfettamente a figurare quelle correlate sensazioni di mistero ed inquietudine con sound glitch ed ambient; non a caso, sulla copertina viene rappresentata la Santa Muerte, figura di culto messicana; "Death Report" archivia infatti episodi significativi celebrando personaggi morti in circostanze, a detta dei nostri, "variamente bizzarre", a partire da John Lennon ("72nd Street") fino ad arrivare a Marvin Gaye ("Love Man").
Principalmente, il disco racchiude bei pezzi costituiti da strutture che mutano in maniera morbida senza essere monotoni ed accompagnati da discorsi e cantati distorti ben integrati ai beat originali, il brano che convince maggiormente però è "Dr. Gonzo", il prodotto più maturo e concreto che richiama la misteriosa vicenda del giornalista Hunter Thompson ancora oggi velata dal mistero.
Un ottimo punto di partenza, considerando il modo con cui i brani riescono a rispettare il concept di fondo pur mescolando una serie d'influenze musicali differenti tra loro. Un disco che sicuramente merita d'essere ascoltato.
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La recensione Death Report ep di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-04-02 00:00:00
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