L’onda del jazz, battiti di contrabbasso, una tromba stridente sono gli elementi che travolgono fin dall’inizio ascoltando il disco di Priscilla Bei, “Una storia vera”. Tra l’ironia delicata dei testi e scelte musicali originali, l’ascolto scorre liscio e veloce, tra sensazioni di una quiete piacevole, interruzioni e riprese, influenze blues, pop, jazz e cantautoriali messe insieme in una sintesi ben riuscita.
I brani sono piccoli racconti spontanei e da scoprire, colorati dalla musica che li arricchisce e li fissa in istantanee da ascoltare: così “A Marsiglia” mette in musica storie di marinai e vita di porto, “Ulisse” riprende la nota leggenda omerica in un ritmo che sembra ricreare il movimento incessante e oscillante del mare, “La lista” parla di promesse non mantenute e “Una storia vera”, che è la più pop almeno nell’impostazione vocale, è l’espressione del desiderio che le istantanee diventino reali.
Dall’alchimia di musica e parole nasce un effetto di sospensione tra sogno e realtà, in quel momento in cui i due elementi non sono ben distinguibili e si confondono l’uno con l’altro. Ma il bello è pensare che siano tutte “storie vere”.
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.