In rotta melodica verso migliori approdi futuri
Un tuffo nell’acqua torbida di un pianeta musicale tutto da scoprire, attraversato da impronte pop-rock intrise di folk e di un cantautorato dal repertorio scanzonato, ludico, in viaggio astrale verso distorsioni telluriche, sibilanti eruzioni effusive e melodici silenzi. Un’esperienza sonora attraverso cui l’equipaggio marziano approda dopo che il sole tramonta e le luci artificiali illuminano di rosso una nuova atmosfera.
Lasciarsi condurre, in una dimensione accordata su frequenze ritmiche e arrangiamenti capaci di muoversi con impacciata disinvoltura, verso mete affascinanti ma non completamente definite. Un’occasione non sempre riuscita di dialettica tra musica e parole dove, tuttavia, sensazioni rarefatte e gioiose soluzioni timbriche regalano all’ascoltatore fantasia e divertimento. "Le cose migliori che ho", "A casa di Marì", "Avevo 15 anni", giusto per citare le prime tracce melodiche degli Acquasumarte, introducono groove pop dagli umori leggeri e senza gravità, "Cosa passa per la testa", "Interi giorni", "Giro di vite" consolidano la sintonia confidenziale e calda di un ritorno a casa, in una terra di nuova scoperta che lascia affascinati e increduli.
La rotta è tracciata ma cosa si nasconde nell’ascolto di questo disco è da scoprire e proiettare altrove, in ulteriori dimensioni sonore future da costruire ed organizzare alla ricerca di nuova acqua su altri pianeti dell’universo.
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La recensione Torniamo presto di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-05-01 00:00:00
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