Poliedricità, creatività ed eclettismo insieme anche alla insolita passione per la vita extra-terrestre e per l’onironautica sono i motori trainanti di questo terzo atto della raccolta "Post Mortem" dell'artista milanese MileSound BASS. Come dichiarato dallo stesso producer nella press release di questo ep, "l'idea del progetto è infatti quella di mischiare sempre generi e stili diversi tra loro, di unire sintetizzatori, drum machine e software per creare una musica aliena alle etichette di genere, che parli del mondo onirico e della vita oltre questo mondo."
La sperimentazione che ritroviamo anche nei capitoli precedenti di "Post Mortem", diventa in questo caso pazzia. La traccia di apertura, "Ad un passo dalla pazzia", sfida l'ascoltatore a una lotta apparentemente interminabile data dall'esasperata alternanza tra dubstep, glitch, psytrance, breakbeat, jungle e hardcore.
Allucinazioni uditive, voci incomprensibili che affollano la mente e un'ansia che pervade l'intero disco, sono gli elementi principali su cui MileSound BASS continua ad insistere per impiantare tic nervosi negli ascoltatori. Lo schema senza regole dell'ep è talvolta incontrollabile persino per lo stesso artista e presenta ancora diverse lacune strutturali.
Le sonorità denotano una mancanza di un filo conduttore e producono uno stato di inquietudine troppo esasperato. In alcuni casi infatti, la pazzia sfocia in un nonsense di suoni rallentati e pregni di echo che potrebbero essere apprezzati solo dai membri dell'AMCI: Amanti del Masochismo Cacofonico Italiano.
Dopo l'ottimo esordio di "Post Mortem ATTO I" era lecito aspettarsi di più: il drop non è ancora arrivato, ma siamo sicuri che questo capitolo rappresenti un altro step per MileSound BASS verso la completa padronanza del proprio talento che, come per i suoi lavori, necessita ancora di sganciarsi da influenze controproducenti per essere espresso al meglio.
Vedi la tracklist e ascolta le tracce sul player nella versione completa.