La Sicilia in un album come pagina di un racconto
Visto che, cinematograficamente parlando, qualcheduno di importante porta sul grande schermo “Lo cunto de li cunti"- una raccolta di fiabe popolari in napoletano che alla maniera inglese suona come "Tale of tales" - per celebrare uno tra i più suggestivi e artistici libri di racconti ambientati in Basilicata e Campania in epoca medioevale, ascoltando questo “Tales of Sicily” si attraversa una narrazione che ci conduce a novellare sulla Sicilia dei nostri giorni con il medesimo incanto. E la geografia dei luoghi citati diventa un unico grande viaggio alla ricerca dell’uomo.
Ogni storia ci rapisce e ci consuma, fa sorride e ci commuove, e la coscienza viene avvolta da suggestioni che portano l’uomo fin dentro alle proprie radici, perché è in ogni storia che si racconta l’inizio di una vita. Cattiva o buona spetta a noi deciderlo, avvincente o apatica tocca a noi stabilirlo, per costruire il nostro racconto con coraggio e accettazione. Il trio della "Malacuscenza" parla di sé e della propria terra attraverso sonorità jazz, latine, blues, reggae fuse in un lavoro dal linguaggio siciliano in cui i personaggi sono tipi umani generati da una terra arida, schiva ma piena di sole e vita ("Colapisci", "Bedda ci si", "San Antonio" e "A Nica e u piscaturi" in cui la voce energica di Risitah Jumatin dà alla performance musicale un tocco di sanguigna visceralità). Insomma un lavoro dalla tenerezza emotiva e dalla forza ritmica che ha modo di spiccare il volo con grazia ed energia.
In questo modo i Racconti di Sicilia diventano le pagine di un libro in cui leggere la storia di una piccola band di paese che parla delle proprie radici e dell’umanità intera.
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La recensione Tales of Sicily di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-06-10 00:00:00
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