Eclettico ed elettronico
In “Medusa” ogni brano ci catapulta in uno spazio diverso che ha come denominatore comune l'inclinazione verso l'elettronica di forte influenza prettamente anni '90, con dei suoni per l'appunto forse troppo desueti, ma questo non è sicuramente un difetto data l'auto-produzione.
L'approccio eclettico, comunque, può essere ben più che apprezzabile anche se probabilmente fin troppo dispersivo. I primi due brani sono di stampo prettamente elettronico, ma con una matrice più rock; suonano come potrebbe suonarle un giovanissimo Kristoffer Rygg. In “6594” non possiamo fare a meno di notare Capovilla, ma a tratti anche Bellamy di molto tempo fa, abbiano giocato presumibilmente un ruolo fondamentale nella formazione canora di Luca Partisani.
Sommariamente è un breve lavoro che dimostra curiosità e voglia di sperimentare, sicuramente un buon punto di partenza per i lavori futuri di questa “one-man band”.
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La recensione Medusa EP di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-07-22 00:00:00
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