Il variegato e frizzante cantautorato di Raffaele Tedesco arriva dritto al cuore con l'album "Che mondo sei".
Il cantautorato variegato e frizzante di Raffaele Tedesco è inconfondibile nell'album "Che mondo sei". Passando dal folk al pop, ci si abbandona senza quasi accorgersi alla magia delle note, come in una sorta di ipnosi.
In pole position troviamo "Cocci di dolore": una canzone solare, dal ritmo incalzante che cattura l'orecchio già dai primi secondi di ascolto. Appena si percepisce l'arrivo imminente del ritornello, la mano tamburella a tempo sul tavolo ed ecco il brividino che corre delicato e deciso al tempo stesso lungo il braccio.
Ma il musicista di Moliterno si dedica anche alla composizione di pezzi più lenti che rendono la tracklist equilibrata e tutt'altro che noiosa. Infatti basta selezionare, ad esempio, la traccia numero 2 ed ecco che parte l'ammaliante "Solo una pazzia". Ulteriore cambiamento di registro si ha con "È arrivato Natale" e "Non ci stancheremo mai".
Una voce, quella di Raffaele, che emoziona e che è in grado di dare profondità ad ogni verso contenuto nel disco. Già solo per questo si distingue dalla massa informe di semplici esecutori senz'anima.
I brani colpiscono chi ascolta senza far male, lo rendono partecipe se non addirittura co-protagonista di quello che stanno raccontando. E il bello è che la storia non si ripete mai; ogni testo ed ogni musica ha qualcosa di nuovo da svelare. Un brano per ogni umore, un album che riesce a trovare sempre il modo di "arrivare" e quando arriva, non si può far altro che assecondarlo!
---
La recensione Che mondo sei di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-05-09 00:00:00
COMMENTI