“Music is a Mission” di MrDill Lion Warriah è un disco che affonda le sue radici direttamente nel cuore della Jamaica. Il concetto di Babilonia, metafora dell’oppressivo mondo occidentale, la presenza costante del dio Jah e la doppia natura reggae e dub dell’album, non lasciano certo spazio a dubbi su quale sia la cultura di riferimento. Le percussioni - colonna portante del long playing insieme al cantato – attribuiscono al disco un’aura cupa, a tratti ossessiva, lasciando intendere che in più di un’occasione si sia preferito costruire un arrangiamento semplice ma incisivo, che potesse dare un risalto maggiore ai testi.
Il sound che scorre nelle vene di “Music is a Mission” ricalca a dovere le tematiche portanti che sono alla base dell’intero lavoro: MrDill Lion Warriah canta per criticare con forza la società moderna, le sue guerre in nome degli interessi economici ("No Tribal War") o la “robotizzazione” dell’essere umano ("I am not a robot"). Il cuore dell’album, tuttavia, risiede nei suoi due pezzi di maggior spessore: "Babylon Illusions" – il canto reggae per eccellenza, l’inno contro una società bugiarda ed insensata, colpevole di trasformare i sogni in illusioni – e "Hard Time fi di youth", dove il confine tra dub e dubstep si fa labile, mentre l’artista, accompagnato dal collega Dziga, ribadisce la rabbia per una generazione futura che si vede privata delle sue speranze e dei suoi ideali.
Simile alle sonorità di YT o Murray Man, “Music is a Mission” è un primo album che lascia pensare in un’evoluzione più che soddisfacente. Il salto di qualità coinciderà, probabilmente, con la costruzione di un arrangiamento via via più complesso e originale, stando attenti a non perdere di vista la genuinità di questo primo lavoro.
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