Alla fine si può anche ballare da soli
Parte "Give me more", senza pretese, se non quella di farvi muovere. Non è poco.
Mauro Falardo sperimenta con Paolo Paolini e Giovanni De Rosa nuove ricette sonore. Chill out, lounge e deep house, si mescolano alla pop; voci calde e speziate o rese metalliche dall’autotune raccontano di emozioni radicali, immerse in colorazioni esotiche.
Gli otto pezzi di cui si compone "Walk on your side" si arricchiscono delle tante collaborazioni di cui solitamente Falardo si avvale. In "Everybody want the way" gli intermezzi rappati da Dr Feelx trasmettono energia muscolare, mentre in apertura di "My Doubt" i balbettii cristallini della voce di bimbo campionata introducono toni quasi epici, che si rilassano sulla voce di Matteo Misantone: il suo canto di cicala (I need somebody here...I need somebody/who wants complain) è come sospeso su un’amaca che guarda al cielo notturno, mentre l’estate si allontana. In Walk on by la malinconia ha la voce di Ilaria Melis: qualche respiro iniziale per trattenerla (You were the reason /for every breath/you were the reason/for every /but we're not/forever the same) e poi lasciarla esplodere.
Godibile la cover di "Feel" (Robbie Williams), distesa, ma non diluita sulla voce di Sonia Brodoni, che chiude anche l’album interpretando "Walk on your side". Qui lo spleen si delinea come un camminare stanco, gli interrogativi si sciolgono nella resa: ci si volta e ci si rende conto che al proprio fianco non c’è più nessuno (I am tired/To keep to walk/Wasting all the time/Now I don't want/To keep to survive/ when all ways seems too far). Ma alla fine, si può sempre ballare, anche da soli.
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La recensione Walk on your side di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-10-15 00:00:00
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