Un'ottima capacità di scrittura e una raffinatezza nella composizione di trame sonore che sono il cardine di un pop efficace, emozionante e sincero.
In ogni storia che si rispetti arriva sempre il momento in cui il protagonista prende coscienza di sé, di ciò che ha vissuto, del presente di cui si è circondato e del futuro che, passo dopo passo, sta costruendo. Molto più semplicemente, credo si chiami vita. I Telestar sono arrivati a questo punto con il loro secondo lavoro "Così Vicini Così Lontani", ed è da qui che decidono di raccontarsi davvero, mettendo a nudo ogni sfaccettatura più nascosta e intima dell'anima.
Non poteva dunque esserci incipit migliore di "Mi Lascio Vivere", una dichiarazione d'intenti dolcemente pop, impreziosita dai fiati à la The National di "Fake Empire", continuando poi con "Katy", un elegante sodalizio fra una batteria secca e un'acustica circolare che si stendono su un pianoforte timido e gentile. "Ancora Noi" è quell'attimo in cui il passato viene a trovarci, le domande e i ricordi in un susseguirsi di immagini che prendono vita su arrangiamenti coesi, fino a scappare in "Via Dal Tempo", con la sezione fiati sostenuta e pulita su spettri di sonorità squisitamente pop. "Idra" è il momento di passaggio, un altro excursus di diapositive passate che ci porta lentamente verso "Diversi", dove ci facciamo giudici di noi stessi e ci scaviamo dentro, e "Sulla Mia Pelle", aggraziato ed elegante. "Lontano" approda su derive folk introspettive e malinconiche e affrontiamo così i legami che si spezzono, le strade che si dividono e le fantasie che si trasformano in polvere, mentre "Il Grano Nei Campi" è lo sguardo al futuro che ci attende. Menzione d'onore per il capitolo finale del lotto "Un Padre", brano che fruga fra i sentimenti più puri, con un testo toccante che prende vita su campiture sonore che crescono d'intensità su paesaggi emotivi profondi e velature folk.
I Telestar dimostrano, con questo disco, di avere dalla loro un'ottima capacità di scrittura e una raffinatezza nella composizione di trame sonore che sono il cardine di quel pop efficace, emozionante e sincero di cui tutti abbiamo bisogno. Un ottimo lavoro che lascia qualcosa di decisamente bello dentro ognuno di noi, ascolto dopo ascolto.
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La recensione Così Vicini Così Lontani di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-03-16 00:00:00
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