ADS chiede scusa di essere se stesso, di essere “imbarazzante”: “la verità è imbarazzante (…) io sono imbarazzante (…) chiedo scusa per essere me”. Il problema è che questo patetismo non viene superato attraverso l’arte. Un malcelato narcisismo si riversa sull’ascoltatore senza tramiti estetici degni di nota. Se anche c’è l’intenzione del sarcasmo che i testi talvolta possono suggerire, l’interpretazione non risarcisce del veleno, la sofferenza resta una possibilità inespressa.
Un ep che non va da nessuna parte, non comunica veramente, si ferma un gradino prima di riuscire a instaurare una connessione empatica con chi ascolta. Se la messa a nudo delle proprie debolezze resta una lamentazione fine a se stessa perché dovremmo ascoltarlo?
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