Lo stile cantautorale è vasto ed articolato, e può avvicinarsi al classico in tanti modi. Nel caso di questo album realizzato dal gruppo messinese La casa delle candele di carta, il punto di partenza e l'approccio artistico sono interessanti: l'intento di coloro che firmano il lavoro infatti è quello, non poco nobile, di ribaltare il mito classico, per mettere in evidenza le sfumature che solo in controluce riescono a emergere. Questo disco è tanto ambizioso quanto univoco: i sette brani in esso contenuti portano in scena Ulisse, Prometeo e altri personaggi della letteratura antica, sempre percorrendo un'unica strada sonora sorretta da corde e archi. Catastrofismo e mitologia trovano in questa sede un punto di contatto, anche se alcuni passaggi appaiono forzatamente lenti. I testi sono sorretti da melodie rassicuranti e costruiti in maniera teatrale ma intimista; esattamente ciò che ci si aspetta da una formazione epic folk.
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