Progetto interessante per rendere la cultura patrimonio di tutti, mettendo in relazione passato e presente. Complimenti.
Giovanni Mendola, come dice anche il titolo del brano, si definisce “cantastorie innamorato”. È una bella definizione, perché implica il ruolo antico del cantore che alla corte del sovrano o più semplicemente per le strade cantava poesie che parlavano d’amore, di sofferenze, di gesta eroiche; in questo caso è “innamorato” proprio perché il brano parla d’amore.
Liberamente ispirato al Sonetto XVII della raccolta "Cento sonetti d’amore" di Pablo Neruda, tradotto in siciliano, Giovanni Mendola si prende l’onere, impegnativo ma necessario, di rendere la poesia parte di un patrimonio culturale popolare. È un compito affascinante che, se svolto e ricevuto nel modo giusto, può dare tanta soddisfazione.
Allora complimenti a Giovanni Mendola per l’idea, per un progetto che ha l’obiettivo di mettere in musica canti antichi, in un dialogo costante tra attualità e passato, tra cultura colta e popolare. Con la speranza che porti davvero questi canti per le strade, sensibilizzando chi è meno abituato a leggere e rendendo la cultura patrimonio di tutti, integrata nel tessuto più popolare. È una questione di necessità.
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La recensione Il cantastorie innamorato di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-05-12 00:00:00
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