Un’esperienza sonora ed emotiva
Un racconto antico e moderno ricco di passione, malinconia e speranza, che si snoda da un capo all’altro del Mare, il Mediterraneo, a sua volta composto da altri mari cui corrispondono altrettante terre, dai Balcani all’Asia minore, dalla penisola Iberica all’Africa del Nord. Questo è “S’Û”, il nuovo lavoro solista di Paolo Angeli, un album in cui sonorità diverse, intarsiate nelle radici sarde del musicista, convivono in armonia con elementi di free jazz, post rock e minimal pop americano.
Un disco che lo stesso Angeli considera contiguo - definendolo «Il lato B» - di “Sale quanto basta” (2013), il precedente lavoro con cui ha inaugurato un nuovo capitolo della sua discografia solista, naturalmente insieme con la chitarra sarda preparata, lo strumento orchestra a 18 corde - ibrido tra chitarra baritono, violoncello e batteria - dotato di martelletti, pedaliere, eliche a passo variabile, da egli stesso progettato.
In “S’Û” troviamo il sole accecante e la pioggia, la gioia e la tristezza, la paura e il desiderio, contrasti emotivi propri della vita vissuta di cui è intriso in ogni sua parte il disco, ricco di virtuosismi che non sono mai esercizi di stile.
La narrazione si ape con “Due tempi” il cui intro, realizzato con la chitarra toccata dall’archetto, è un vero e proprio canto di sirena che invita al viaggio e ci porta direttamente su “Vlora” (la famosa nave grondante di migranti albanesi) in cui le variazioni sonore, tematiche e ritmiche creano oscillazioni emotive forti. Si prosegue in balia delle onde, tra arpeggi di chitarra e bordoni ostinati, passando per la vorticosa e cicaleggiante “Melilla” fino ad arrivare all’unico brano cantato “Mi e La”, un tuffo nella tradizione sarda attraverso la quale il cantastorie Angeli ci accompagna con una voce cantilenante per giungere alla fine del viaggio con “Radio Libere”, brano decisamente contemporaneo che vede l’utilizzo di campionamenti in mezzo alle sonorità africane.
“S’Û” è un’esperienza sonora ed emotiva, di quelle che non si riescono a definire con un unico aggettivo e che restano incollate alle pareti dell’anima e nelle pieghe della memoria, proprio come le storie antiche da cui Angeli ha attinto per proporne una personale rielaborazione.
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La recensione S'Û di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-07-13 00:00:00
COMMENTI (1)
Le sonorità, i colori, le suggestioni della mia terra, la Sardegna, che è anche quella di Paolo Angeli ,danno inizio al suo percorso attraverso il Mediterraneo in un racconto musicale che unisce storie e miti, tradizioni, tragedie e passioni di tanti popoli affacciati alle sue acque. Bellissima e appassionante Odissea di un viaggiatore dell'anima.