daniele tonetti Cenere 2015 - Cantautoriale, Pop, Acustico

Cenere precedente precedente

Da Marco Carta a John Frusciante.

Daniele Tonetti racchiude un universo musicale di largo raggio. Il primo brano, “Cenere”, sembra essere la canzone vincitrice di un vincitore qualunque di Amici; voce alla Marco Carta che canta di un amore perduto su melodie preconfezionate. Poi, ci stupisce con un timbro vocale che sembra quello di Mino Reitano in preda ai gemiti d’astinenza di John Frusciante in “Come stai”, per sconfinare poi nella peccaminosa “In ritardo” (“siamo in guerra al solito ma i nostri occhi fan l’amore, appaghiamoli”) dai riff di chitarra impertinenti che accompagnano la voce poliedrica di Tonetti, che questa volta echeggia le rauche sfumature di Marco Masini. Dulcis in fundo, in “Solo con un fiore” si parla della violenza sulle donne e il cantautore si fa cavaliere gentile, dispensando consigli preziosi (“non buttare a terra la tua anima di vetro”) e impavido eroe capace d’infinita delicatezza (“solo con un fiore io ti farei toccare amore mio”); ultimo singolo che per i virtuosismi vocali strappa il podio ai neomelodici, infilzandoci piccole dosi di acuti. 

Daniele Tonetti, nel bene o nel male, sembra riuscire veramente a stupire.

---
La recensione Cenere di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-05-24 00:00:00

COMMENTI

Aggiungi un commento Cita l'autore avvisami se ci sono nuovi messaggi in questa discussione Invia