Il reggae-man Lion D è diventato grande: e con la benedizione di Alborosie ha tutte le carte in regole per diventare uno dei nuovi paladini della musica in levare
Lion D non è certo uno alle prime armi, questo "Heartical sound" è il suo quarto lavoro sulla lunga distanza. La notizia però è che il reggae-man italo-nigeriano è diventato grande. Ma grande davvero. Perché questo disco, oltre ad avere una produzione di quelle da leccarsi i baffi (qualcuno ha detto Alborosie?) sfodera una scaletta davvero sorprendente.
Tredici brani, di cui togline due che sono un intro e una dub version, e dei rimanenti undici otto sono potenziali singoli. Di questi otto, almeno cinque ("Ruff inna town", "Heartical luv", "Talk about love", "Rude bwoy thing", "Slow down") sono singoloni. Diversissimi tra loro, come tutto il disco in cui si avvicendano roots vecchio e nuovo, dj style e dancehall, fino al rocksteady spruzzato meravigliosamente di soul - per di più a fianco di Ken Boothe (pezzi come "Artibella" e "Everything I own" vi dicono niente? Vedi alla voce "leggenda").
I featuring (oltre a Boothe, tra gli altri Mr. Vegas, Sandy Smith e lo stesso Alborosie) aiutano molto questo spaziare tra i vari sottogeneri del levare - affidando a ogni interprete un brano che sia stilisticamente nelle sue corde - ma c'è da dire che il flow di Lion D lo rende un padrone di casa coi fiocchi, che riesce sempre a mantenere il controllo della situazione (traduzione: la paternità dell'album) senza per questo pestare i piedi all'ospite di turno.
C'è un lavoro di mesi dietro questo disco, svolto dal nostro a Kingston a fianco di Alborosie, che oltre a produrre ha suonato tutti gli strumenti: e c'è da pensare che se uno dei nomi più importanti del reggae mondiale (perché questo è, oggi, l'ex Reggae National Ticket giamaicano di adozione) decide di investire così tanto su di te, un motivo ci dev'essere. Ascoltando questo "Heartical soul" di dubbi ne rimangono pochi: Lion D ha ormai tutte le carte in regola per diventare uno dei nuovi paladini della musica in levare. In Italia, in Europa, addirittura nel mondo?
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La recensione HEARTICAL SOUL di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2015-04-27 00:00:00
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