Inserendo nel lettore il cd di “Tour all over” si ha l’impressione di ascoltare un ottimo punk-rock, internazionale in quanto a vedute (il cantato è in inglese, le melodie ricordano i migliori lavori degli Offspring) per poi scoprire, durante l’ascolto, l’origine italiana del gruppo, attraverso un non dei migliori cazzeggiare a volte fin troppo volgare e demenziale per poter essere preso come scherzo.
Niente da dire, comunque, sul piano musicale a questi giovani veneti, che sanno davvero conquistare l’ascoltatore - anche i non amanti del genere - con una musica aggressiva e decisa, melodica e a tratti travolgente, che non perde lo smalto del live sul supporto digitale, cosa che capita a volte a gruppi sicuramente più maturi e conosciuti. Di strada ne possono fare davvero tanta: basta ascoltare canzoni come “...Still against the wall” e “Spain”, ma resta la parte finale del cd, banale e fin troppo volgare alle volte, a guastare un lavoro che, se si fosse fermato qualche traccia prima, avrebbe potuto ricevere riconoscimenti più ampi - e di sicuro meritati - dal punto di vista puramente compositivo.
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La recensione Tour all over di Scritto da Giulio Pons è apparsa su Rockit.it il 2003-12-09 00:00:00
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